Si è conclusa venerdì
22 novembre, per i ragazzi del Volta, la settimana SERR – “Settimana Europea
per la Riduzione dei Rifiuti”, promossa dalla Commissione Nazionale Italiana
per l’UNESCO e rivolta a tutte le Scuole Associate, tra cui, appunto, l’IIS
Volta. E’ il terzo anno consecutivo che l’Istituto aderisce a tale iniziativa e
quest’anno ha partecipato al progetto dal titolo: “RRRResponsabilizzati! Agiamo
consapevoli nel rispetto delle 4 ERRE” (ovvero: Riduci, Riutilizza, Recupera,
Ricicla).
Molti alunni di classi
diverse, di entrambi i corsi CAT e Liceo Artistico, sono stati coinvolti in una
serie di incontri mirati tutti alla sensibilizzazione della raccolta
differenziata e della riduzione degli sprechi per migliorare la qualità
dell’ambiente.
Gli studenti del corso CAT
hanno cominciato questo percorso di sensibilizzazione, che rientra nel progetto
“Ecoscuole in Rete”, già martedì 12 novembre con la partecipazione di alcune
classi seconde allo spettacolo teatrale
“Cartastorie”, guidato da Luca Pagliari e promosso da Comieco, Consorzio
Nazionale Recupero e Riciclo degli imballaggi a base cellulosica dal 1997.
Pagliari, giornalista e autore radiotelevisivo, direttore dei programmi di RDS
e realizzatore di programmi per Raitre e Rai Educational, ha intrattenuto i
ragazzi presenti con un monologo, supportato solo da immagini multimediali e alcuni
contenitori per la raccolta differenziata, per risvegliare nei giovani la
consapevolezza che la tutela dell’ambiente è una forma di rispetto di noi
stessi, del futuro e dell’umanità. Tre semplici parole dal significato, però,
importante sono state il filo conduttore dello spettacolo: AMBIENTE –
INQUINAMENTO – RISORSA. La carta, materiale che si “rigenera” più volte,
diventa l’esempio perfetto di come un rifiuto possa e debba diventare una
risorsa.
Martedì, 19 novembre, l’incontro con il dottor Favoino,
Coordinatore Scientifico di Zero Waste Europe, Coordinatore del Knowledge Team
di Let’s Do it World (network globale che coordina le azioni di pulizia e
prevenzione del littering) ed esperto a supporto della Commissione
Bicamerale di Inchiesta sugli Eco-illeciti, recupera e rafforza l’idea
dell’importanza dell’Economia Circolare
come strategia per ottimizzare la gestione dei materiali e delle risorse nel
proprio stato il più a lungo possibile.
Il fine dell’economia
circolare è quello di passare da un modello lineare di produzione (estrazione
di risorse – produzione di materiali – smaltimento rifiuti) ad un modello
circolare, che permette di mantenere i materiali nel sistema il più a lungo
possibile minimizzando la produzione di rifiuti.
Quale obiettivo si
propone l’Europa per dare vita e rafforzare questo circolo virtuoso?
Realizzare, entro il 2035, il 65% di recupero dei materiali smaltiti con la
raccolta differenziata, per evitare il continuo prelievo delle risorse e il
conseguente smaltimento dei rifiuti. Non è più possibile per l’Europa
continuare ad agire secondo un meccanismo di “predazione delle risorse”.
Riciclare il più possibile i cinquecento chilogrammi di rifiuti prodotti
mediamente ogni anno da ciascun europeo diventa una “questione di
sopravvivenza”; in quei rifiuti c’è già tutto quello che serve: vetro, carta,
plastica, l’organico per i fertilizzanti, ecc..
Si deve evitare ogni
sorta di spreco per motivi ambientali, economici ed etici.
Il discorso sui rifiuti
è profondamente legato anche al tema dei
cambiamenti climatici perché l’estrazione delle materie prime, il loro
trasporto verso i siti industriali, la loro trasformazione e il conseguente
trasporto delle merci comporta un consumo di energia e uno spreco della stessa
nel momento in cui si produce un rifiuto. Con le pratiche di riuso e riciclo si
realizza, invece, un notevole risparmio di gas serra che contribuisce a
combattere in modo efficace il cambiamento climatico, a cui sicuramente
contribuiscono anche diversi altri fattori.
Si arriva, quindi, a
trattare il problema della plastica,
definita come l’inquinante con la crescita più veloce in tutto il mondo tanto
da determinare la morte dell’ambiente marino. Il problema è così evidente che
qualcuno è addirittura arrivato a parlare di plastic smog o zuppa di plastica,
per definire località ben precise di specchi d’acqua mondiali, ormai, quasi
completamente occupati da rifiuti di questo materiale. A questo si aggiunge il
fenomeno delle microplastiche, che catalizzano diversi inquinanti presenti nel
mare e nell’aria, che, dopo aver percorso il ciclo della catena alimentare,
vengono ingeriti dall’uomo.
Come contrastare,
allora, questa esplosione/invasione delle plastiche (soprattutto quella usa e
getta)? La soluzione del riciclo risulta essere inefficace; soltanto il 15%
della plastica viene effettivamente riciclata. Servono sicuramente altre
strategie: bisogna, innanzitutto, cominciare a ridurre la produzione e
favorire, poi, l’uso di oggetti che possono essere riutilizzati.
Si conclude l’incontro
con un invito: PARTECIPARE AL WORLD CLEANER DAY, ogni terza domenica del mese
di settembre, che si propone di combattere la cecità al problema
dell’inquinamento, in generale, e delle spiagge, in particolare; permette di
mantenere alta anche l’attenzione della politica sul tema ambientale, ma
soprattutto alimenta la “Citizen Science”, cioè la scienza alimentata
dall’osservazione dei cittadini, che arrivano a porsi domande sui rifiuti che
raccolgono e le cui osservazioni vengono sottoposte poi all’attenzione della
Commissione Europea.
E’ toccato, infine,
agli studenti del Volta, venerdì 22 settembre, concludere questa settimana
proponendo riflessioni, suscitando interrogativi e lanciando proposte di
miglioramento della raccolta differenziata a scuola.
La classe 4 DL del Liceo Artistico ha realizzato un video dal titolo “Rinascita” che ancora una
volta vuole spiegare quanto sia semplice, ma ordinata e virtuosa la raccolta di
carta, plastica e indifferenziata anche per facilitarne il riuso, in questo
caso, artistico. La carta viene riutilizzata, infatti, per realizzare abiti per
i manichini della scuola; con i tappi di plastica si possono comporre quadri
originali; con i tappi di sughero, invece, si può persino realizzare il
modellino di un teatro romano…
Gli alunni della 2BG del corso CAT hanno riproposto i
punti principali dello spettacolo “Cartastorie” per concentrare l’attenzione sul ciclo e riciclo della
carta; quindi, sull’attività svolta dalle aziende cartiere, facenti capo a
Comieco, e con dati alla mano dimostrare l’importanza del corretto smaltimento
di questo materiale: circa il 75% della carta scartata può essere riciclata e
questo ha permesso negli ultimi trent’anni di ottenere un incremento della
vegetazione mondiale del 30%.
Concludono l’incontro
gli studenti della 2EG del corso CAT
che propongono, inizialmente, ai propri compagni una riflessione sulla quantità
dei rifiuti prodotti e sulla necessità urgente di trovare soluzioni alternative
allo smaltimento in discarica per evitare un’ulteriore apertura delle stesse,
per limitare le emissioni di CO2 nell’atmosfera e per favorire, in
generale, l’economia circolare, con l’incremento dei posti di lavoro. Arriva la
provocazione: noi studenti nella vita quotidiana e, in particolare, a scuola
sappiamo differenziare per poi Riusare, Recuperare, Riciclare e Ridurre i
rifiuti da noi stessi prodotti? Non si fa attendere la risposta: GREEN (R)EVOLUTION – Buone norme di
comportamento per cominciare ad essere più consapevoli delle proprie scelte
e attenti alle azioni conseguenti. Ecco, quindi, le loro proposte per rendere
più efficace la differenziata a scuola: 1) riconoscere i diversi tipi di
imballaggi, 2) realizzare opuscoli informativi sulle modalità della raccolta
differenziata, 3) migliorare la suddivisione dei bidoni, 4) aggiungere i
contenitori dell’umido e dell’alluminio, ma soprattutto cercare di imparare a
RIDURRE gli sprechi e imparare a RIUSARE imballaggi già utilizzati.